Shopping online batte cucine 1-0!
Prendiamo in prestito lo slogan che per anni ha accompagnato le campagne pubblicitarie di Scavolini per introdurre la marca, che oggi, nel 2016, è la più amata dagli italiani.
Superbrands, realtà internazionale che ogni anno stila una classifica dei marchi più riconosciuti e apprezzati, ha incoronato quest’anno AMAZON.
L’iniziativa, svoltasi in collaborazione con Radio Italia e CheBanca!, ha raccolto oltre 15.000 voti, che esprimevano la preferenza per le aziende che maggiormente hanno fatto breccia, per un motivo o per un altro, nei nostri cuori.
Tanti nomi illustri in Top Ten: dalla decima posizione a salire incontriamo Mulino Bianco, H&M, Coca Cola, Google, Samsung, Nutella, Esselunga e, sul podio, BMW, Apple e, appunto, Amazon.
La compagnia di Jeff Bezos conquista quindi la medaglia d’oro del SuperBrands Pop Award, mentre il premio più ambito in assoluto (SuperBrand of the Year) va alla casa automobilistica bavarese che quest’anno celebra i 100 anni di vita (BMW).
Ma è un dato significativo che i clienti, i fruitori finali di prodotti/servizi, abbiano eletto Amazon.
Parliamo di ‘votanti’ italiani, e non dimentichiamo che l’Italia è ancora abbastanza indietro rispetto agli altri paesi europei quanto a penetrazione dell’e-commerce.
E’ anche vero che ogni anno il settore fa registrare una crescita a doppia cifra e le stime per gli anni a venire non sembrano segnalare inversioni di tendenza.
Ma al di là dei numeri, va rilevato che questo premio è indice soprattutto di una acquisita fiducia degli italiani, innanzitutto verso il marketplace per eccellenza, ma anche verso un modo nuovo di acquistare che è rappresentato dal commercio elettronico.
La piattaforma di Amazon ha dato infatti un contributo essenziale a sdoganare l’e-commerce da tutte quelle paure legate alla mancanza di un contatto fisico con il venditore e all’utilizzo di sistemi di pagamento quali carte di credito/PayPal.
Il “modello” Amazon
Ferma restando quindi la leadership della multinazionale di Bezos, da questa premiazione si può trarre la conclusione che venti di cambiamento soffiano anche sul suolo italico e sempre più, nei prossimi anni, la gente sarà disposta verso gli acquisti online.
È ovvio che Amazon rimane il modello da seguire, capace di eccellere in molteplici aspetti della gestione del cliente (customer care, attività di marketing e re-marketing, velocità di consegna con Amazon PrimeNow, etc.); traguardi magari difficilmente eguagliabili da imprese di dimensioni medio-piccole con budget più limitati a disposizione.
Ma come ci insegna anche la nostra personale esperienza, l’e-commerce può (e deve) rappresentare un’opportunità per le realtà che non vogliano rimanere indietro. Che rappresenti il core business dell’impresa, o un canale di vendita alternativo, è imperativo per le aziende tentare questa strada.
E il nostro consiglio è di farlo con cognizione di causa, sapendo che il commercio elettronico richiede attenzione, competenze diversificate e un minimo budget da investire per ritagliarsi un posto al sole nel mare magnum del web.