Venti di novità nell’automotive
Come evolve il mercato dell’auto?
E come cambiano i gusti del pubblico ai 4 angoli del globo?
Laddove in USA da anni la fanno da padrone i SUV, accanto a Pick-Up e berline di grossa taglia, in Europa sono sempre andate per la maggiore berline piccole e compatte.
Ma da qualche anno si registra un’inversione di tendenza. Anche in Italia, dove city-car e utilitarie si sono storicamente divise la fetta più rilevante del mercato.
Ci sono sempre state altre carrozzerie, beninteso, ad affiancare le berline.
Per un po’ abbiamo dimostrato di apprezzare le station wagon, poi le monovolume, ora tocca a Suv e Crossover.
Auto con sembianze da fuoristrada, ma dalla vocazione spesso più urbana che off-road. Le dimensioni massicce, la maggiore altezza da terra, il senso di sicurezza che trasmettono, iniziano a piacere anche al pubblico della penisola, come testimonia un market share ormai al 26%.
E Fiat?
Solo pochi anni fa, il gruppo FCA lanciava Fiat 500L, una monovolume che, nelle sue varie declinazioni, prendeva il posto, in un colpo solo, delle antenate Fiat Idea, Fiat Multipla e anche della Lancia Musa (che pure non ha avuto un erede diretto all’interno del brand).
Beh, un discreto successo ha arriso alla vettura, realizzata a Kragujevac (Serbia) ed esportata anche in USA. Nel solo 2015 è stata prodotta in circa 100.000 esemplari.
Ma poi è accaduto qualcosa. FCA ha iniziato a cavalcare seriamente la “moda” dei SUV, lanciando, a breve distanza l’una dall’altra, la Renegade a marchio Jeep e 500X, ovviamente a marchio Fiat.
Nel giro di un annetto i due crossover compatti, entrambi prodotti a Melfi, hanno conosciuto un ottimo responso di pubblico. In Italia sono balzati ai primi due posti del proprio segmento, scalzando competitor blasonati quali Nissan Qashqai, Opel Mokka, Renault Captur.
Ma hanno anche scatenato un caso di concorrenza interna.
Già, perché una fetta di clienti che cercava un’auto rialzata, abbastanza spaziosa, ma magari più ‘cool‘, ha optato per 500X, che ha finito per sottrarre vendite anche alla cuginetta 500L.
Su questa linea si colloca il commento dell’a.d. Sergio Marchionne, in merito alla recente contrazione dei ritmi produttivi nello stabilimento serbo. Nel corso di una recente intervista dichiara: “Per la 500L c’erano aspettative forse troppo alte per il mercato americano: la crescita delle Suv ha spiazzato le monovolume, c’è stato uno spostamento da un segmento all’altro”.
Evolvi per non soccombere
Forse per questo un altro importante player del mercato, Renault, responsabile di aver praticamente inventato il segmento dei monovolume, ha imposto una decisa sterzata stilistica alla nuova Scénic, meno monovolume, più Suv.
A dimostrazione del fatto che i gusti cambiano e le aziende, di qualsiasi settore siano, devono avere la capacità di guardare avanti, di provare ad interpretare i trend dominanti, e strutturare una strategia di lungo periodo, che tenga conto dei cambiamenti in essere.
Solo così, e tanto più nel settore industriale, sarà possibile evitare spargimenti (finanziari!) di sangue e gettare le basi per la crescita.
Ancora una volta, è il cliente ad essere al centro, e le strategie imprenditoriali non possono prescindere da questo aspetto, per tutto ciò che attiene sia alla pianificazione di prodotto/servizio, sia al modo di comunicare con il proprio target.